Da HTTP a HTTPS: la sicurezza del sito a vantaggio del SEO
Sono trascorsi ormai tre anni, da quando, nel mese di agosto 2014, Google annunciò che la disponibilità di un sito tramite HTTPS sarebbe diventata un fattore di ranking determinante ai fini del posizionamento. A darne notizia Zineb Ait Bahajji e Gary Illyes (Webmaster Trends Analysts) attraverso il blog di Google e successivamente John Mueller attraverso Google plus.
Più di due anni fa Google riportava in un comunicato:
“Abbiamo iniziato ad usare HTTPS come fattore di ranking. Per ora è solo un segnale basso, che influenza meno dell’1% delle ricerche globali… Ma più avanti, potremmo decidere di rafforzarlo, perché ci piacerebbe incoraggiare tutti i proprietari di siti web a passare da http a https per aumentare la sicurezza sul web”.
Rispetto ad allora le cose sono molto cambiate. Negli ultimi mesi Google ha provveduto ad inviare avvisi ben precisi ai proprietari di siti Web allacciati a Search Console, avvisando che le pagine protocollate HTTP sarebbero state segnalate come “non sicure”.
Come premesso, Google sta ora utilizzando HTTPS come criterio di posizionamento ed è abbastanza chiaro che darà più visibilità nei risultati di ricerca ai siti certificati come sicuri.
A questo punto sorgono parecchi quesiti che agitano gli specialisti dell’ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca, i quali si domandano se HTTPS sia o meno un fattore capace di favorire la visibilità di un sito su Google. E ritorniamo così all’argomento di apertura. Ovvero che sì, HTTPS è un segnale di ranking. E lo è nella misura in cui può dare un vantaggio ad un sito rispetto a un altro nel complesso panorama dei fattori che determinano il posizionamento del sito stesso. Per intenderci, se il vostro sito non è ottimizzato, se avete messo in pratica azioni SEO rischiose, se è un disastro come struttura, se è povero di contenuti, se non è mobile responsive etc., non sarà certo un HTTPS a salvarvi. Ma se avete eseguito tutto alla perfezione, anche l’HTTPS rientrerà tra gli elementi da considerare in una strategia SEO.
Vi state chiedendo: nel futuro cosa accadrà?
Non è dato saperlo, come sempre Google è uno scrigno di sorprese in particolare nell’ambito SEO e, per ora, è ancora prematuro fare previsioni.