Negli hard disk dei computer e dei notebook, così come nelle pen drive e nelle mini e micro SD custodiamo una enorme mole di dati che comprendono documenti, lavori, video, immagini, foto, fatture e tanto altro ancora.
Possono essere dati personali o ricordi preziosi di eventi importanti (come un matrimonio o una vacanza in famiglia), oppure dati aziendali e professionali che contengono dati sensibili dei clienti o file di progetti lavorativi di estrema importanza.
Questi dati, purtroppo, corrono il rischio di corrompersi o di andare perduti.
Se ti è successo qualcosa del genere, però, non preoccuparti! Esiste, infatti, la possibilità di recuperare i tuoi dati e in questo articolo ti spieghiamo come fare.
Come recuperare i dati Nas
Sempre più persone hanno bisogno di recuperare dati dai NAS, acronimo che sta per Network-attached Storage, un dispositivo di archiviazione intelligente dei dati dove è possibile conservare, gestire e condividere tutte le tipologie di file.
La perdita dei dati, anche in questo caso, sarebbe una vera e propria disdetta.
Come agire, dunque? Il procedimento di recupero dei NAS, che deve essere effettuato da un tecnico esperto, è il seguente:
- risoluzione dei problemi dei singoli hard disk e SSD e lettura bit a bit di tutti i settori contenenti le informazioni valide per cristallizzare la situazione generando cloni virtuali;
- analisi e codifica dei dati letti per capire come la scheda RAID ha diviso i frammenti dei dati sui singoli dischi;
- riconcatenamento dei dati dell’array RAID e invio all’utente della lista esatta dei file recuperabili;
- riconsegna dei dati recuperati su un singolo supporto che può essere un nuovo server NAS configurato e formattato secondo le indicazioni del cliente.
Come recuperare i dati server
I dati server di un’azienda contengono moltissimi gigabyte che custodiscono dati e informazioni preziosissimi. Se dovesse capitare qualcosa del genere e non fosse possibile ripristinare le informazioni perse dalle copie di back-up, è necessario rivolgersi a un’azienda specializzata in recupero dati (o data recovery, che dir si voglia!) dotata delle giuste strumentazioni e competenze.
I server e i server virtuali potrebbero non funzionare per diversi motivi: magari non riescono più a riavviarsi, potrebbe esserci un’avaria in un elemento del disco fisso o potrebbe essere stata formattata accidentalmente una partizione.
Un’azienda esperta del settore, indipendentemente dal sistema operativo, dalla configurazione o dalla piattaforma usata, tramite sofisticati laboratori riesce a ricostruire e recuperare i dati dal server.
I tecnici sono in grado di lavorare direttamente sugli hard disk, estraendo i supporti e avendo cura di segnare il numero di ogni disco nel server, per poi ricostruire correttamente l’ordine dei dischi.
Come recuperare i dati hard disk
Sovrascrittura, errata formattazione, cedimenti meccanici, virus o cancellazione di partizioni sono tra le cause più frequenti che determinano la perdita o la corruzione di dati da hard disk di Apple, IBM, Toshiba, HP e altre marche ancora.
Grazie a sofisticate tecnologie e strumentazioni, come i laboratori e le camere bianche, è possibile portare in salvo quei dati che teoricamente non sono più recuperabili dal sistema e che quindi sono considerati persi per sempre.
Le operazioni di recupero sono estremamente delicate, pertanto è sconsigliabile adottare soluzioni fai da te (come – ad esempio – la sostituzione della scheda del controller primario), ma è opportuno rivolgersi a personale qualificato.
Da quali dispositivi è possibile recuperare i dati?
Oggi sempre più persone, che siano liberi professionisti o dipendenti di un’azienda, operano in mobilità e quindi custodiscono dati preziosi nei propri portatili. Ci sono poi le schede di memoria, utilizzate appunto per ampliare la memoria di computer fissi, dove vengono raccolti ulteriori dati.
Tra i dispositivi che ormai fanno parte della nostra quotidianità ci sono anche le pen drive, le mini e le micro SD, dove è possibile custodire qualsiasi tipo di file.
Su tutte queste tipologie di dispositivi è possibile intervenire per recuperare i dati che sembrano apparentemente perduti per sempre.
Laboratori e camere bianche
Nel corso dell’articolo abbiamo fatto cenno ai laboratori e alle camere bianche, che possono essere considerate le “sale operatorie” dove i dispositivi vengono “sottoposti a intervento”.
I device, in questi contesti, sono protetti dalle scariche elettrostatiche, dai colpi fisici e dai cambiamenti di temperatura. I laboratori, ad esempio, sono dotati di un generatore d’energia d’emergenza e sono tutelati da eventuali sovraccarichi di elettricità.
Le camere bianche, dette “clean room”, poi, vengono usate per intervenire nei casi più complessi; ad esempio quelli che necessitano di interventi interni in ambienti controllati e privi di qualsiasi altra particella contaminante esterna.
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