In un mondo sempre più multimediale, virtuale, digitale e costantemente connesso, quando si parla di lavoro c’è un termine che ormai è sempre più ricorrente: “smart working”.
Complice anche la stretta attualità e nello specifico gli ultimi avvenimenti riguardanti l’emergenza Corona Virus, in questi giorni si è parlato molto di questo argomento; sebbene per molte persone il significato letterale potrebbe risultare di facile comprensione, di cosa si tratta nello specifico? Come implementarlo al meglio? E soprattutto, perché?!
Proviamo a rispondere a queste domande e ad approfondire la questione…
TELELAVORO E SMART WORKING
Come prima cosa, una doverosa premessa: lo smart working non è telelavoro. Per quanto possano essere simili e sebbene spesso si tende a confondere, o meglio, a “sovrapporre” queste due modalità di gestione del rapporto lavorativo, la differenza è sostanziale e si manifesta in termini di flessibilità ed autonomia.
Se nel telelavoro orari, luoghi e strumenti tecnologici sono prestabiliti e rispecchiano lo stesso assetto organizzativo utilizzato sul tradizionale posto di lavoro, nello smart working (letteralmente “lavoro agile”), luoghi e orari di lavoro sono scelti liberamente dal lavoratore.
In sintesi, il telelavoro prevede lo spostamento (in tutto o in parte) della sede di lavoro dai locali aziendali ad altra sede (solitamente l’abitazione del lavoratore), ma il dipendente è vincolato a lavorare da una postazione fissa e prestabilita, con gli stessi limiti di orario, oneri e tempi di lavoro che avrebbe in ufficio.
Al contrario, il lavoro agile non ha vincoli di spazio e tempo, se non quello dei limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale; in questo senso si può dire che l’azienda ed il dipendente ridefiniscono in maniera flessibile le modalità di lavoro, focalizzandosi principalmente sul raggiungimento degli obiettivi e dei risultati.
UNA BREVE PANORAMICA
In Italia tra il 2018 e il 2019 si è registrata una crescita del 20% di aziende che abbiano implementato un modello di smart working e ad oggi si stima che quasi il 60% delle cosiddette grandi imprese stiano percorrendo questa strada; il fenomeno ha preso piede anche nella pubblica amministrazione e secondo alcune stime attualmente sarebbero oltre 600mila i lavoratori smart.
Il fenomeno è dunque in crescita, ma permane tuttavia una larga resistenza a un’adozione diffusa, causata dalla difficoltà di alcune persone di scindere, anche solamente a livello concettuale, il lavoro dal luogo di lavoro: per queste persone il lavoro si identifica come un posto dove andare e non come un compito da svolgere o un obiettivo da raggiungere.
In sostanza, per quanto il fenomeno del nomadismo digitale e dello smart working siano sempre più diffusi e stiano dimostrando le loro potenzialità ed i loro numerosi benefici (che analizzeremo più avanti), manca ancora però un deciso cambio di passo per far si che si possa lentamente riscrivere una nuova e rinnovata cultura del lavoro.
Forse proprio un’emergenza sanitaria che ha pochi precedenti come quella che stiamo attraversando in questi giorni potrebbe essere la spinta che manca per una sperimentazione diffusa del lavoro da remoto, ponendo così le basi per cambiare le sorti del nostro modo di lavorare in futuro.
UN CAMBIAMENTO CULTURALE
Fatta chiarezza sul concetto di smart working, si può intuire quanto questo sia un concetto rivoluzionario: parliamo di una rivoluzione culturale, un modo nuovo e all’avanguardia di intendere il lavoro basato su una cultura focalizzata ai risultati e alla valutazione delle reali performance.
È un approccio che presuppone quindi un profondo cambiamento ideologico, una radicale revisione del modello organizzativo dell’azienda (privata o pubblica che sia) e delle modalità che caratterizzano il lavoro non solo fuori ma anche all’interno dell’azienda (si pensi ai vari open space e agli spazi di coworking), in un’ottica di sempre maggior flessibilità, virtualizzazione e collaborazione tra le persone.
Si, ma a parte le belle parole, perché un’ azienda dovrebbe favorire e promuovere tutto questo? Quali sarebbero i benefici, nel concreto?
VANTAGGI PER LE AZIENDE…
I benefici ottenibili con l’introduzione dello smart working da parte delle aziende sono rilevanti e possono essere misurati principalmente in termini di miglioramento della produttività, maggior responsabilizzazione dei lavoratori, riduzione dell’assenteismo e abbattimento dei costi per gli spazi fisici.
L ’Osservatorio Smart Working ha stimato (stando ai dati relativi al 2019) un incremento di produttività quantificabile nell’ordine del 15-20%; l’orario di lavoro viene percepito come meno limitante e l’attività viene spesso svolta con maggiore motivazione e maggior consapevolezza degli obiettivi.
Aumenta inoltre anche l’engagement dei lavoratori verso la propria azienda, traducibile in un miglior rapporto di fiducia dei dipendenti verso i responsabili e viceversa.
Il discorso dell’assenteismo verrebbe meno in quanto verrebbero meno una moltitudine di imprevisti inerenti alla vita privata (o, per lo meno, si potrebbero “aggirare” con maggiore facilità) ed al mondo esterno: ad esempio, un lavoratore che fino a ieri si recava al lavoro in treno, potrebbe domani far fronte ad una giornata di scioperi attraverso lo smart working.
A tutto ciò si potrebbero aggiungere l’abbattimento dei costi per gli spazi fisici ed un’ottimizzazione generale dei tempi (si pensi ad esempio ad una donna con figli piccoli, che avrebbe a disposizione tutti gli strumenti necessari per conciliare al meglio la carriera professionale e la gestione familiare).
VANTAGGI PER I LAVORATORI…
Anche dal punto di vista del dipendente, i vantaggi derivanti dallo smart working sono molteplici e potremmo riassumerli tutti in un miglioramento del cosiddetto “work-life balance”.
Per prima cosa, il lavoratore si sentirebbe sicuramente più responsabilizzato dai propri titolari con un conseguente aumento della motivazione e della soddisfazione, in seconda analisi beneficerebbe senza dubbio di una diminuzione delle principali fonti di stress (traffico negli orari di punta o la saltuaria inefficienza dei trasporti pubblici) e potrebbe tendenzialmente far fronte a gran parte degli imprevisti quotidiani.
Un altro notevole vantaggio è poi rappresentato dalla diminuzione (o in alcuni casi dal totale abbattimento) dei tempi e dei costi di trasferimento che (spesso) si potrebbero trasformare in un piccolo tesoretto economico e temporale che chiunque vorrebbe poter avere a disposizione. Pensiamo, ad esempio, che il tempo impiegato da un lavoratore per andare e tornare dall’ufficio sia di circa un’ora e mezza e consideriamo che faccia anche una sola giornata a settimana di lavoro da remoto: nell’arco di un anno, “guadagnerebbe” tra le 50 e le 60 ore… mica male, no?!
…E VANTAGGI PER IL PIANETA!
Ebbene si, anche l’ambiente trae benefici dallo smart working… e, visti i tempi, non è un aspetto da sottovalutare.
Oltre l’80% delle persone utilizza almeno un mezzo per recarsi al lavoro: è facile intuire che la riduzione degli spostamenti non incide solo sulle finanze del lavoratore, ma ha ricadute positive anche sul nostro pianeta. Una diminuzione dei mezzi circolanti infatti comporta un notevole abbattimento di polveri sottili e delle emissioni di CO2.
Senza tralasciare infine il discorso sul risparmio energetico… insomma, lo smart working è senza dubbio una scelta eco-friendly!
Fondamentale però, per lavorare da remoto, è la copertura di rete e l’affidabilità di ogni altro servizio.
E’ bene quindi fare una valutazione delle condizioni di mercato e delle offerte presenti ed infine rivolgersi ai fornitori per capire quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
BREVI CENNI GIURIDICI
Le prime legislazioni europee in tema di smart working risalgono al 2014 e si possono rivenire nella Flexible Working Regulation del Regno Unito ; in Italia, dopo un lungo iter parlamentare nella metà del 2017 è stata promulgata la legge che disciplina le misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato.
Le norme si applicano sia per le imprese che per le amministrazioni pubbliche e, senza entrare troppo in tecnicismi ed in complicati discorsi giuridici, possiamo però dire che ai “lavoratori agili” viene legalmente garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie.
Aggiungiamo inoltre che è altresì prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali.
PERCHE’ SCEGLIERE T&N SOLUTIONS ED INITPC
Appurati quali possano essere i vantaggi e le potenzialità del lavoro da remoto, è piuttosto banale sottolineare che affinché non ci siano rovesci della medaglia e per scongiurare qualsivoglia criticità, tutto deve essere predisposto nel modo migliore.
Il lavoratore deve aver a disposizione tutti i mezzi per svolgere il proprio lavoro e l’azienda deve poter contare su un sistema di strumenti e tecnologie sicure ed affidabili.
Noi di T&N Solutions ci occupiamo di questi aspetti da anni, fornendo consigli e supporto costante con grande soddisfazione nostra e, siamo sicuri di poterlo affermare senza incertezza, di tutti i nostri clienti fidati e non.
In questi giorni particolari a causa dell’emergenza Corona Virus stiamo assistendo decine di aziende e se alcune di queste operavano già in maniera smart, tante altre hanno invece deciso (giustamente) di sfruttare questa situazione per “convertirsi” e non dover interrompere la propria produttività.
Sono tanti i modi in cui possiamo fornire supporto, con un ventaglio di soluzioni volte a garantire operatività affidabile e costante; ecco alcuni esempi…
- Virtualizzazione della rete, implementazioni cloud server, firewall e Vpn, per poter disporre di una rete di connessioni semplice e sicura
- Configurazione (su computer fissi, portatili o dispositivi mobili) di sistemi quali Office 365, per poter usufruire in ogni momenti di strumenti estremamente utili ed efficienti come OneDrive (un efficacissimo sistema per gestire, modificare ed archiviare i propri files in qualunque momento), Teams (il modo migliore per condividere e comunicare con il proprio gruppo di lavoro), oltre a tutti i più classici e noti software della suite (Outlook, Exel, …)
- Servizi Void, per gestire le proprie telecomunicazioni con la possibilità di collegare e “trasferire” i telefoni fissi aziendali agli smartphone e poter gestire le chiamate in ogni luogo e situazione
- Gestione, supervisione e monitoraggio di server fisici e virtuali
Queste sono solo alcuni dei tanti servizi che possiamo offrire e personalizzare su misura in base alle esigenze di ogni cliente, ma possiamo anche occuparci direttamente della fornitura di sistemi informatici e mobili grazie al nostro e-commerce www.initpc.com , sul quale è possibile trovare ed ordinare materiale di ogni genere.
Nella speranza che questa lettura abbia fornito qualche spunto di riflessione e sia stata per qualcuno motivo di interesse, lo staff di T&N Solutions rimane a disposizione per ogni tipo di chiarimento e consulenza.
Buon smart working a tutti!